In seguito alla modifica dell’art. 4 dello Statuto dei lavoratori ad opera del “Jobs Act” (art. 23 del D.Lgs. 151/2015) e con l’entrata in vigore del GDPR, il tema della sorveglianza a distanza dei dipendenti è divenuto ancora più delicato, vista l’esigenza di contemperare gli interessi datoriali con i diritti dei lavoratori, tra i quali quello alla riservatezza.
Nell’ottica di coadiuvare le imprese clienti nell’installazione di dispositivi tecnologici che rispettino i principi della disciplina lavoristica, nonché della normativa sulla privacy, lo Studio offre consulenza e assistenza:
- nella redazione di policy per l’utilizzo degli strumenti informatici aziendali;
- nella procedura finalizzata all’installazione di impianti audiovisivi o di geolocalizzazione, compreso il rilascio della necessaria autorizzazione da parte dell’Ispettorato del Lavoro, ovvero la stipula di un accordo in sede sindacale;
- nella valutazione circa la legittimità del controllo sugli accessi e presenze dei lavoratori, in particolare in presenza di sistemi di lettura di dati biometrici;
- nella attuazione dei necessari adempimenti in ambito privacy, in particolare nella redazione dell’informativa per i dipendenti e gli interessati al trattamento, nonché nella individuazione degli autorizzati e dei responsabili e redazione delle relative nomine;
- nella analisi dei potenziali rischi per i diritti degli interessati e nella stesura di una valutazione d’impatto ai sensi dell’art. 35 GDPR;
- nella valutazione circa l’utilizzabilità e rilevanza dei dati raccolti, anche nella fase patologica del rapporto di lavoro (in stretta connessione con l’Area di Attività: Diritto del Lavoro).
Nello svolgimento delle suddette attività, lo Studio fornisce un costante aggiornamento sulla casistica dei provvedimenti emessi in materia dal Garante Privacy e dall’Ispettorato del Lavoro, nonché sui più recenti orientamenti giurisprudenziali.